4 lug 2011

finte ggiovani agli emtivideis

Hai deciso di fare la ggiovane e stai bevendo un caffè shakerato al caffè Savoia, in attesa dell’arrivo di sua bionditudine. Sul palco degli MTV Days ci sono gli Aprés la Classe (chiiiii?) che tu pensi di non conoscere, ma, quando attaccano con “mammalitaliani” scopri con non poco stupore che invece sai chi sono. E non sono nemmeno terribili, fra l’altro, con la loro patchanka imbastardita da ska e reggae…
Leggi un po’ e, mentre estrai il tuo “carnet de tous le jours” acquistato a St.Tropez (così puoi dire di aver fatto shopping anche lì) per prendere appunti e darti un tono (e giocarti così anche l’ultima possibilità di spacciarti ggiovane) arriva il “boss” del locale e ti offre un gianduiotto…
Prima, mentre perdevi tempo all’Aromaticobar provando orecchini e sniffando profumi, ti sei messa a parlare con un distinto signore – rappresentante di profumi – di politica, costruzioni, pensioni, Gavi ed Erbaluce e alla fine, salutandoti, ti ha lasciato il suo biglietto da visita, raccomandandosi di chiamarlo la prima volta che capiti ad Alessandria, così ti invita a pranzo. Che io in 47 anni di vita ad Alessandria ci sono stata una volta sola, in occasione di un motoraduno, in compagnia del mio tatuatore dell’epoca e della sua stragnocchissima morosa ceca. Bella giornata, fra l’altro. Anche se ad un certo punto hai dovuto metterti a 90gradi per farti ribattere il tatuaggio sulla schiena, così, tanto per attirare gente. Cosa non si fa per gli amici. Del resto anche il tuo piercing è lì per lo stesso motivo.
Fine del flashback.
Nel frattempo è arrivata la bionda. E, sul palco, Cristina Donà. Che a te non è mai piaciuta. Cristina Donà, non la bionda. La tenete in sottofondo e, parlando del più e del meno, guardate la gente. Brutta, per la maggior parte. Ridete parecchio, in compenso.
Quando suona Mauro Giovanardi lo ascoltate, per poi riprendere a farvi i cazzi vostri quando arrivano i Casino Royale. Quindi decidete di mischiarvi alla folla, per sentire (e vedere) Niccolò Fabi.
Che è davvero molto bravo. Anche se se lo filano in pochi, in verità, che la maggioranza è lì per Caparezza. Poco dopo mezzanotte è tutto finito, e potete tornare alla vostra auto, in compagnia del vostro mal di schiena. Perchè tutte quelle ore in piedi, ad una certa età, si fanno sentire.
Il sabato ti sorprende con una temperatura che non ha nulla di estivo. Eviti la piscina, ma non riesci a sottrarti al solito immotivato pianto di tua madre. Mantieni la calma in qualche modo ed esci da casa con largo anticipo. Raggiungi la bionda. Ve la prendete comoda, mangiate una cosa al volo e raggiungete piazza Castello. Cercate una posizione più defilata rispetto alla sera precedente, ascoltate i Planet Funk, vi dispiace parecchio che Daniele Silvestri abbia cantato così poco e vi chiedete per quale motivo. Poi è la volta dei Subsonica, che sono vestiti come i Kraftwerk nella copertina di “The man machine”. Samuel si dev’essere rassegnato alla calvizie ed ha finalmente (?) abbandonato il cappellino. Bravi, come sempre.

2 commenti:

  1. Noi siamo i ggggiovani i ggggiovani i ggggggiovani!
    Siamo l'esercito l'esercito del surf!

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  2. Eh, beati voi che siete gggiovani! :)

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