26 nov 2011

Saturday wait (and sunday always comes too late)


Abbiamo deciso di vedere “Bad Posture”. Anche se, alla fine, probabilmente avremmo potuto farne a meno. Film abbastanza inutile su una coppia di amici inconcludenti e cazzari. Fra furti d’auto, feste, graffiti (questi belli, se non altro), sigarette e una colonna sonora dicotomica. Insufficiente. 

Anche al sabato la sveglia suona come se dovessi andare in ufficio. Porto la poison-mamma dalla pettinatrice, la scarico velocemente a casa e mi dirigo verso la città, che ho in programma la visione di un film alle 11.30.
Arrivo, parcheggio, litigo non con uno ma con due parchimetri (o parcometri?), e raggiungo gli altri al cinema Massimo.
Usciamo, la tiz si mette in fila per i biglietti, la bionda inizia ad andare a pranzo, io torno a litigare col parchimetro (o parcometro?) e poi la raggiungo nel locale di Toni. 
Torniamo al cinema. Ci aspetta “The Catechism Cataclysm”. Che parte benissimo e tu pensi che stai per vedere un film geniale. Invece poi si perde per strada, quasi come il protagonista (un prete sui generis) e il suo amico (che lui venera come un mito dai tempi del liceo) in canoa lungo il fiume. Abbastanza inconcludente. 
Usciamo dal Massimo e le nostre strade si dividono. La bionda al cazzeggio, la tiz a casa e io e il dottor piazza al Reposi per “17 Filles”, opera prima delle sorelle Coulin. Film ispirato ad un fatto realmente accaduto negli Stati Uniti, le due registe decidono di ambientarlo nel profondo Ovest della Francia. Camille rimane incinta per caso e in breve tempo le compagne di scuola decidono di imitarla nel più breve tempo possibile, fra lo sconcerto dei professori, dei genitori e degli occasionali donatori di seme. Che definirli fidanzati pare eccessivo. Interessante.
Alle 19.30 ci ricongiungiamo in gruppo per la visione di “Win Win”, che da noi uscirà come “Mosse vincenti”. Thomas McCarthy è lo stesso regista de “l’ospite inatteso”, che io avevo apprezzato, qualche anno fa (2008, presumibilmente). 
Il protagonista è Paul Giamatti, nei panni di Mike, avvocato di scarso successo e allenatore della disastrosa squadra di lotta del liceo. Per cercare di fronteggiare la crisi, accetta di diventare tutore di un anziano con il solo scopo di incassare la provvigione mensile. Ma le cose iniziano a complicarsi quando il nipote del vecchio, in fuga dalla madre, si presenta a casa del nonno. 
Un film sul riscatto e sulla famosa seconda possibilità, quella che ognuno di noi dovrebbe avere, prima o poi. Bello. 
Il mio sabato cinematografico termina qui, che si va a cena. Che andare al cinema è bello, ma stare in compagnia degli amici non ha prezzo.

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