28 ago 2013

The Baytown Outlaws

Incuriosita dalla recensione del solito Ford ho recuperato questo filmaccio (nel senso buono del termine) che - ieri pomeriggio - ho visto in compagnia della Tiz, recatasi in pellegrinaggio al cospetto della fratturata. L'alternativa era farle vedere un film con Jason Statham, ma ella mi ha storto il naso. Credo che alla fine se ne sia pentita. 
Siamo fra l'Alabama e il Texas, dove tutto può succedere (e infatti succede di tutto), e i tre fratelli Oodie (Brick, il maggiore, Lincoln, un gigante muto che gira con il Grillo Parlante - ve lo ricordate? - al collo, e McQueen, il più giovane) si presentano entrando in una casa e compiendo una carneficina. Salvo rendersi conto di aver sbagliato indirizzo. 
Come nulla fosse, giusto un attimo contrariati per il mancato guadagno, tornano a casa, mentre lo sceriffo, che indaga sul massacro per modo di dire, visto che è lui stesso ad assoldare i ragazzi per fare il lavoro sporco, viene raggiunto da un agente dell'ATF di Chicago, insospettito dal fatto che nella zona il tasso di criminalità sia relativamente basso e che un numero impressionante di criminali sparisca senza lasciare traccia. 
Intanto i tre fratelli, impegnati in uno dei loro soliti dialoghi filosofici sui massimi sistemi, vengono raggiunti da Celeste, una Eva Longoria dalla potenza recitativa di un peluche del tiro a segno, che offre loro 25.000$ per sottrarre il figliastro al suo ex marito Carlos, un boss della droga coinvolto in ogni genere di affare illecito. 
I tre accettano, recuperano il ragazzo con il solito spargimento di sangue e cadaveri ma purtroppo non uccidono Carlos, che, intenzionato a riavere suo figlio (che all'indomani diventerà maggiorenne nonché beneficiario di una cospicua rendita), assolderà, per uccidere gli Oodie, nell'ordine: una banda di zoccole assassine, dei cattivissimi negri e, per concludere, dei nativi americani bikers. Mancava giusto una gang di gay albini per fare filotto. 
Ma gli Oodie, nonostante siano tutt'altro che dei bravi ragazzi, cresciuti a pane e mazzate da un padre violento, hanno comunque una loro morale (discutibile finché si vuole) e si affezionano a quel ragazzo indifeso e conteso, e sono disposti a tutto pur di proteggerlo e salvarlo, come fosse un fratello. 
Fracassone, polveroso, sanguinario e scorretto, non       ci troviamo certo di fronte a una pellicola destinata ad entrare negli annali del cinema, ma a una visione scanzonata e parecchio ironica di quelle che intrattengono senza bisogno di troppe pippe mentali. Cosa che, da queste parti, non guasta mai.


6 commenti:

  1. Non ho rimpianto faccia-da-bue-muschiato Statham, non temere! :-))
    Il film in questione non è neanche brutto, secondo i miei canoni, solo un filino filino inutile? :-) Di quelle robe spara spara dove i cattivi non hanno mira mai, ma mai mai, eh? Ma perchè oggi raddoppio i commenti (commenti)? Comunque non hai scritto che ho vinto a carte! ;-D

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    1. Uff. Pignola (pignola).
      Non era rilevante la vittoria, l'importante non è partecipare? :)

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  2. Sono contento che ti sia piaciuto. Del resto, è roba tamarra come piace a noi. ;)

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    1. Sì sì, ho apprezzato.
      n effetti gli Oodie son tre begli articoli di tutto rispetto! :)

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  3. Ciao, mi spiace per il malleolo. Arrivo sempre in ritardo, nel mondo virtuale. no.snob da libero

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    1. Ah ah! Ciao cara, non ti preoccupare, io e il mio malleolo ringraziamo, ritardo o no! :)

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