6 set 2013

The call

Jordan è un'operatrice del 911 molto brava nel suo lavoro.
Un giorno riceve la telefonata di una ragazza terrorizzata, perché è da sola e qualcuno sta tentando di introdursi in casa sua. 
Jordan istruisce la giovane sul comportamento da adottare, ma, quando sembra sia riuscita nel suo intento, la comunicazione si interrompe, e lei, per un eccesso di zelo, richiama.
Il misterioso aggressore sente il suono del telefono e tutto va a puttane.
Dopo qualche tempo il cadavere della ragazza viene ritrovato, e Jordan ritiene che la colpa di quell'omicidio sia, almeno in parte, sua.
Passano sei mesi, e Jordan, dopo quell'episodio, ha abbandonato il suo posto da operatrice, diventando un'istruttrice dei futuri operatori.
Mentre sta mostrando alle nuove reclute il funzionamento della centrale operativa, un'operatrice riceve la telefonata di Casey, ragazza che è stata rapita nel parcheggio di un centro commerciale e sta chiamando, con un cellulare usa e getta (quindi non rintracciabile), dal bagagliaio dell'auto in cui il rapitore l'ha rinchiusa.
Per Jordan è ora di tornare in prima linea, e, mettendosi a parlare con la ragazza inizia una vera e propria lotta contro il tempo per cercare di salvare la vita alla giovane, soprattutto quando scoprirà che l'uomo è lo stesso assassino...
Thrillerino onesto che riesce a creare una discreta tensione, e si lascia vedere tutto d'un fiato, soprattutto grazie al finale (per me) non così scontato.
Halle Berry, nonostante un'acconciatura abbastanza improponibile è la solita grandissima gnocca, e nei panni della giovane Casey troviamo Abigail Breslin. 


35 commenti:

  1. Quindi, nonostante la Berry mi stia potentemente sulle balle, consigli una visione?
    PS. Come va la zampetta?

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    1. Oddio, se la Berry non la reggi vederla sgranare gli occhioni per buona parte delle scene potrebbe risultarti oltremodo indigesto, ma, nel complesso non è un brutto film.
      Forse - a pensarci bene - avrebbero potuto accorciare alcune scene e approfondirne altre verso il finale, ma nel complesso si salva.

      La zampetta? bene, grazie. sta lì, buona, e non dà fastidio a nessuno!
      (grazie!)

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  2. Lo voglio proprio vedere e quindi non ho letto il post. :-))
    Bugia, l'ho "sguardato" tanto ne avevo letto già altrove e, praticamente, conosco la trama come se l'avessi visto. Ma lo voglio vedere istesss.

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  3. Quindi questo lo metto nell'elenco di "quelli da vedere"......... che mi ero un po' preoccupata che finora hai censito solo roba urrenda... temevo ti venisse la depressione da films brutti....... leggo che la guarigione procede........ dai, però guarda dei films anche leggeri, non solo 'ste cose da ansia......... che a me viene l'ansia a leggere le tue recensioni, figuriamoci a guardare....

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    1. no vabbè, roba urenda fino a un certo punto. A parte Sharknado, che è volutamente orrendo gli altri sono film che possono piacere o non piacere, ma i film orrendi sono altri! :)

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  4. oh! A me è venuta l'ansia solo a leggere il post!

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  5. a me la Berry piace, soprattutto quando fa Tempesta negli Xmen. che io proprio non avrei saputo scegliere di meglio per interpretare quella stragnocca a fumetti. ma qualcuno di voi sa qualcosa di Gothika, regia di Kassovitz, con la Berry, la Cruz e Robert Downey jr. (sì, lo so, mancano solo Mario e Pippo Santonastaso)?

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    1. Ma Gothika è quel film in cui lei (la Berry) è una psichiatra che viene poi rinchiusa nello stesso istituto in cui lavora accusata di omicidio, vede i fantasmi de li mortacci de quarcunartro e robe del genere?
      Lo vidi in tv secoli fa, cosa vuoi sapere? :)

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    2. nulla. mi sono appena ricordato di averlo visto al cinema. alzheimer portami via

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    3. Credo l'abbia già fatto...

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  6. Non gli avrei dato un centesimo ma, detta così, non sembra affatto male. Lo rivaluterò.

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  7. Sappi che mi sono comprata Mud e Prozac Nation, se arrivano a tempo debito e riesco a guardarli saranno prossimamente nel tuo lettore dvd... :-))
    (Questi in cambio di Sharkazzo)

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    1. oooh!
      Ma Mud li ha i sottotitoli in una linqua a me più o meno comprensibile, tipo... l'inglese? Che sono certa che il sottotitolo italiano me lo posso scordare...

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    2. Esiste anche il sottotitolo italiano di Mud :-)

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    3. Io l'ho comprato col sottotitolo inglese, che solo quello c'era (e poi preferisco, in ogni caso).

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    4. Ah, beh, io mica compro, io daunloddo ;-)

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    5. allegria! (Prozac Nation dico...) certo che però Christina Ricci smutandata ha sempre il suo perchè. Mud invece mi ispira parecchio

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    6. @Fascino: ti ho già spiegato come la penso. Shame on you!

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    7. Scema sarai tu :-)))))

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    8. Oddio no, il traduttore automatico ha fatto un'altra vittima! :-))

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    9. Dici? Dubito che un traduttore automatico arrivi a tradurre Shame con Scemo sarebbe vergognoso ;-))))
      (in realtà io appresi il significato di Shame quand'ero piccolo grazie ai Talk Talk e a quel video che ti faceva pensare che Shame stesse veramente per Scemo ahahah)...Mud on you ;-))))

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    10. Oh, ma tu parli di It's a shame! Che canzonetta carina! Si, il cantante aveva una faccia lombrosianamente deficiente.
      Dunque, però, se non l'ha fatta il traduttore automatico la traduzione farlocca l'avrà ben fatta il traduttore scemo... :-))
      (Tu sai che ti voglio bene, tanto che casa mia è casa tua? ;-D )
      Da eataly c'è un tipo di pane che si chiama morbid, non sai quante volte avrei voluto dir loro che morbid non significa morbido, ma ben peggio!

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    11. Infatti, la cosa che a te sfugge è che la mia era una battuta che derivava dall'assonanza fra Shame e Scemo e dai malintesi sui più o meno veri false friends ;-))))...ma me tocca anca spiegarte e battue, una fra le cose più deprimenti del mondo ;-))))...ciao Shametta ;-))

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    12. gggiura! il morbid, dico. ma solo io quando ho letto shame on you ho pensato a Shirley & Company?

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    13. @Faschame: Massì che avevo capito la battuta, sennò che ti scrivevo a fare del false friends??? Tu defici, mio caro! :-))
      @Dantès: io ricordo solo Laverne & Shirley, è grave? :-)
      Giurin giuretta, ogni volta che passo davanti al pane rido di gusto!

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    14. mannò, anche se gli anni sono quasi quelli. Shame shame shame era una simpatica canzoncina della discomusic (discomusic tu mi piaci così tanto perché fai ballare tutti quanti e alle volte fai ballare anche me...) e la cantavano Shirley & Company. vedi ad averci sorelle maggiori tanto maggiori?

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    15. A mia discolpa all'epoca non ascoltavo la discomusic che trovavo immensamente frivola, sono passata dallo zecchino d'oro a De Andrè...

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    16. uh, come sei seriooooosa! il bello della discomusic è che è frivola ma mediamente non fa cacare, cosa che di solito non si può dire di certa aria fritta che gira in radio trent'anni dopo...

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    17. Ma infatti l'ho rivalutata dopo decenni! :-) E' all'epoca che ero seriosa, ero dark anzitempo, ecco! ;-D

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  8. Concordo: un film onesto che scorre bene dall'inizio alla fine.
    Una delle poche sorprese in positivo dell'estate.

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