1 ott 2013

Mood Indigo - La schiuma dei giorni

A grande richiesta torna la Tiz con le sue recensioni, a parlarci di un altro film che io, per un motivo o per l'altro non ho potuto o voluto vedere. 
In questo caso, si tratta di un film che non avrei visto nemmeno se me l'avessero proiettato in salotto, perché, l'ho già detto un po' ovunque, lo stile di Gondry mi irrita, e Audrey Tautou - se possibile - mi irrita ancora più di Gondry: unite le due cose, e fate un po' voi.













Attenzione, contiene spoiler.
Premessa: non ho letto il libro di Boris Vian "La schiuma dei giorni" e neanche altri libri dello stesso, sono andata a vedere il film PER Gondry e NONOSTANTE l'insulso e fuorviante trailer.
L'inizio è spumeggiante e allegro, un mondo bizzarro e parallelo si apre, con colori e outfits un po' '50 e '60, bizzarre postazioni semoventi con macchine da scrivere su rotaie (che pensi: ohibò, sono ne Il pasto nudo? Poi non vedi buchi di culo e ti rassereni), postazioni un po' google map e un po' 892424, la casa del protagonista piena di colorata anarchia, abitata da un topolino e da un cuoco-avvocato che riceve suggerimenti da un vero cuoco che sbuca da ogni postazione, 8 rubinetti, anguille, piatti colorati e danzerini che spesso finiscono a terra con gran trambusto, l'amico del protagonista compratore compulsivo di ogni libro (e mica solo sotto questa forma) del famoso scrittore tal dei tali (trattasi di completista, specie abominevole di fissato al cubo) e, per il protagonista, arriva anche l'amore, sotto forma di Amelìe (che lei, qualsiasi cosa faccia, quella resta, con quel musetto che prenderei a roncolate). 
Le cose andranno meravigliosamente bene per un po', tra Duke Ellington e balli sbircia-sbircia, dopodiché la storia inizia a diventare pure troppo: troppo stravagante, troppo densa, troppo affollata di cose che quasi non si riescono più a notare. 
E il film smuore, lei si ammala, i colori sbiadiscono fino ad un bianco nero pesante pesante pesante, e io non so se il film mi sia piaciuto oppure no.


38 commenti:

  1. a me Gondry piace e devo dire che anche la Tatou, tolta Amelie, è veramente una gran donna....

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    1. Io li patisco entrambi, soprattutto lei. Credo di avere un problema, oltre che con le favole come sostiene dantès, anche con le attrici che spalancano gli occhioni da cerbiatta... :)

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  2. anche il romanzo (che è bellissimo, cosa che credo di non avere scritto o detto da nessuna parte :D ) ha questa doppia anima, ma funziona meglio del film

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  3. Una delusione abnorme. E dire che a me Gondry piace molto...
    Troppo autocompiaciuto del suo 'essere strano', finisce per non andare a parare da nessuna parte e diventa pure ripetitivo - il trucco della stretta di mano l'ho patito come pochi.

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  4. Si,film in buona parte deludente, anche se, per colpa del trailer, pensavo addirittura peggio.
    @Poison: a grande richiesta? Ma che, davero davero? :-D

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    1. Figurati, diceva così per dire ;-P

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    2. @Tiz: a grande richiesta mia, se ti par poco! :)

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    3. In effetti era "a grande richiesta", non "dopo molte richieste", dovevo saperlo che era solo una... :-(
      Ma una che vale! :-D

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  5. Tanto manierismo e nessuna profondità.
    Solo io ho trovato la scena in cui si taglia le ciglia disgustosa?

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  6. Finalmente...no perché a me la Tatou snerva altamente...e questo film, un po' per colpa sua un po' per il resto, non so quanto mi spinga in sala. Magari leggo prima il libro. =)

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    1. ho già scritto che è un romanzo bellissimo?

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    2. Va bene, va bene, magari forse, se non adesso poi dopo, lo leggerò. (Credo) :-))

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    3. pensavo lo stessi leggendo ora ma non adesso ;)

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    4. Ho sentito dire, non so da chi, che il romanzo è bellissimo...è vero? ;-))))

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    5. @Dantès: adesso poi dopo, come diceva una mia indimenticabile collega! :-)
      @Fascino: voci di corridoio che non so chi abbia messo in giro, sto controllando. :-)

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    6. Comunque a me Gondry, in generale, piace molto...e la Tatou non mi ispira alcun tipo di nervosismo...mi sa che è Poison che c'ha sempre la rogna addosso ;-))))...come disse Candy Candy a Suor Grey "Lei ha un cuore di pietra" (scusate se faccio lo sborone con siffatte citazioni) :-))))

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    7. In effetti citare Candy Candy non è da tutti, ma del resto se mi vanto sempre del livello dei miei lettori ci sarà un motivo, no?
      Scusate l'assenza, ero dal fisioterapista a farmi dire che ho una caviglia stupenda. :)

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    8. nel tuo blog si fa curtura, di solito a tua insaputa :D

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    9. @Poison: anche il fisioterapista è stupendo? :-)

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    10. Non quanto la mia caviglia, ovviamente, ma aveva un certo fascino... :)

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    11. Cerca di non nominare il mio nome invano, per favore ;-))...posso dire, senza offesa, che i post della Tiz sono radical-chiccamente noiosi e pretestuosi con quello stile borghese ormai così retrospettivo e un po' decadente....;-))))

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    12. Tanto la Tiz, al contrario di Poison, non è permalosa...anzi...è una donna così dolce e carina ;-)))

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    13. @Fascino: sai che lo stile retrospettivo non lo riconoscerei neanche se ci sbattessi contro? :-)

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  7. Ho paura a vederlo. Paura per la quantità di bottigliate che si prenderebbe Gondry. ;)

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    1. Ford, dovrebbe essere Gondry ad avere paura, non tu! :)

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    2. BB: premesso che di Gondry non me ne importa una cippa (l'unico motivo che mi spinse a vedere l'arte del sogno fu G G Bernal - a proposito di facce da prendere a roncolate, vogliamo parlare della Gainsbourg?), e che il trailer mi ha fatto veramente schifo, la recensione della Tiz è illuminante: un'altra sola mascherata da capolavoro chenonèpertutti!

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    3. @BB: a me di Gondry è molto piaciuto "Se mi lasci ti cancello" (Che dei mostri torturino a morte chi ha deciso questo titolo!!) per cui dargli una possibilità mi viene spontaneo!
      La Gainsbourg mi fa un po' di infastidita tenerezza...

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    4. @Bionda: se ripenso all'arte del sogno ancora mi irrito, figurati!

      @Tiz: io credo che "se mi lasci ti traduco il titolo una merda" sia così riuscito per merito di Kaufman alla sceneggiatura. Ho detto! :)

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    5. Può esserci del vero nel tuo parlare, donna! E, a proposito di titoli tradotti da... ehm, da.... niente, manco l'insulto mi viene, deve uscire The way way back con Sam Rockwell che da noi verrà tradotto con (tieniti, ti prego, che ricaschi): C'era una volta un'estate.
      Brrr, rabbrividiamo.

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  8. con un'altra protagonista non avrei avuto dubbi.
    Con la Tatou, che ho odiato in Amelie, sono moolto perplessa...

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    1. La Tatou, per quanto proprio non mi piaccia,non è certo il punto debole del film! E' che è un film inutilmente sovraccarico e dopo un po' stanca.

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  9. Ho detto molto di più nella mia recensione, ma sarò spiccia, secondo me il problema è che non c'è chimica tra i due attori (per carità buoni attori), la prima parte del film funziona l'altra no ed infine la cosa che mi ha permesso di salvare il film è stato soltanto il surrealismo esagerato che mi piace tanto. Ti lascio il link della rece che lì sono stata più precisa: http://cipollapensierosa.blogspot.it/2013/09/mood-indigo.html.
    Grande Tiz mi è piaciuta la tua recensione! :)

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    1. Barbara, la Tiz fa bene il suo lavoro, altrimenti non la farei lavorare per me! :)

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    2. @Poison: passo alla cassa, quindi? :-)))
      Grazie, Barbara!

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    3. Tiz, ma no, il tuo è un pregevole esempio di volontariato! :)

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  10. Come si fa a non amare perdutamente the eternal sunshine of the spotless mind?
    A non incantarsi per l 'arte del sogno?
    Da cinefila a non sorridere lungo tutto be kind rewind?
    Dimmi come. .... ;-)

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    1. K, nessuno ha parlato male di eternal sunshine of the spotless mind, poi vabbè, io riesco a malapena ad amare (e nemmeno perdutamente) me stessa, figuriamoci un film...
      Be kind rewind è grazioso, poi, che si sorrida tutto il tempo è un altro discorso.
      Ma per quanto riguarda l'arte del sogno, personalmente, è esattamente il genere di film che detesto. :)

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