25 nov 2013

31° TFF _ day 3

Bello guidare per Torino la domenica mattina, la città è deserta. Il fatto che io sia uscita di casa all'ora in cui solitamente esco per andare in ufficio facciamo finta che non conti. Colazione da Talmone, e poi via, ad aspettare l'apertura del cinema.
Sotto i portici di via Roma ho visto un barbone che parlava al cellulare. E la cosa mi ha lasciato alquanto perplessa, non so a voi. 
Il primo film della giornata è un po' un'incognita, trattandosi di un film indiano.
U G L Y   (India 2013)
Che, a dispetto del titolo, non è affatto un brutto film, e i suoi 128 minuti non si fanno sentire nemmeno per un momento, impegnata come sei a capire chi, fra tutti i grandissimi minchioni che si dividono la scena, sia il peggiore. Il fatto che non sia brutto ovviamente non lo risparmia dall'essere pieno di un sacco di brutta gente.
Ma brutta proprio.
Il rapimento della piccola Kali, lasciata da sola in macchina da suo padre, Rahul, aspirante attore irresponsabile, mette in moto un meccanismo dove ritrovare la bambina sembra l'ultimo dei problemi, dato che tutti sono impegnati ad accusarsi a vicenda, in un desiderio di rivalsa personale e di vendetta privata.
Così il capo della polizia, uomo violento e rude, nuovo compagno dell'ex moglie di Rahul, dapprima sospetta del padre, convinto che abbia nascosto lui la bambina, poi accusa il suo migliore amico che nel frattempo pensa di approfittare della situazione, chiedendo un riscatto di due milioni di rupie. In un susseguirsi di equivoci e falsi indizi, le indagini sembrano non procedere in nessuna direzione, tanto che anche lo zio della bambina decide di chiedere un riscatto di cinque milioni. La madre, donna depressa e totalmente succube del nuovo compagno, pensa di sfruttare la situazione, e, chiedendo al padre i soldi del riscatto, decide a sua volta di fare la cresta, facendolo diventare di sei milioni e mezzo.
Anche qua la polizia non ne esce benissimo, ma, in questo film made in Bollywood, ingarbugliato ma atipico (mancano - fortunatamente - lustrini e balletti e nella colonna sonora ) non si salva davvero nessuno.

B I G   B A D   W O L V E S   (Israele 2013)
La musica che accompagna e sottolinea la bellissima scena iniziale basta da sola a far crescere l'angoscia. Mentre gioca a nascondino con una coppia di amici, una bambina scompare.
La polizia (tanto per cambiare) indaga. Ferma un sospettato, professore di religione, che però è costretta a rilasciare, a causa di un "eccesso di zelo" durante l'interrogatorio da parte di uno dei detective.
Quando il cadavere della ragazzina verrà ritrovato in un bosco, decapitato, il poliziotto, estromesso dal caso, deciderà di seguire l'uomo che era stato fermato e liberato, in una specie di indagine parallela.
Ma, contemporaneamente, anche il padre della vittima è alla ricerca di vendetta, e, dopo aver catturato sia il professore sia il poliziotto, non esiterà a sottoporre l'uomo, che continua a proclamarsi innocente, ad atroci torture, con dita spezzate e unghie strappate. Un film teso e nerissimo, ma farcito di dialoghi carichi di pungente ironia, e, nonostante il finale amarissimo, si riesce anche a ridere.

LA   S E D I A   DELLA   F E L I C I T A'   (Italia 2013)

Iniziato con 20 minuti di ritardo, con tanto di banda, presentazione di attori, costumisti, fotografi, mancavano giusto le comparse, l'ultimo film di Carlo Mazzacurati è una commedia ruffiana e prevedibile, che tenta di far ridere, piena di clichè e di luoghi comuni, incentrata su un'estetista oberata dai debiti, a cui una detenuta in punto di morte ha rivelato l'esistenza di un tesoro nascosto. Cosa che però ha detto anche al prete della prigione, arrivato per l'estrema unzione.
La ragazza, con l'aiuto di un tatuatore (con meno tatuaggi di me, roba che non sta né in cielo né in terra) inizierà la caccia al tesoro, ecc.ecc.ecc.
Indovinate un po' come va a finire?
Ecco. Esatto.

A U   N O M   D U   F I L S   (Belgio 2012)












Pellicola belga che, in maniera abbastanza grottesca, parla di preti pedofili e integralismo cristiano.
Un film che sicuramente farà discutere per il tema trattato, che, oltre alla pedofilia, sempre opportunamente coperta dalla chiesa, sconfina - anche qua - nel desiderio di farsi giustizia da soli, questa volta compiuto da una madre devota che, dopo la morte del marito e il suicidio del figlio, inizierà ad avere dei dubbi e la sua fede solida inizierà a vacillare. E, dopo essere entrata in possesso di una lista di preti pedofili, inizierà ad eliminarli uno ad uno. Non sarà un film perfetto, ma sicuramente è coraggioso. Come altrettanto sicuramente sarà difficile che venga distribuito, in Vaticanitalia, almeno. 

L F O   (Svezia/Danimarca 2013)














Che dire? Sarebbe stato uno splendido cortometraggio la storia di Robert Nord, tecnico del suono triste e depresso che, studiando frequenze, onde e robe simili di cui io non capisco una mazza fionda, riesce a trovare una particolare sequenza in grado di ipnotizzare chiunque. 
Ovviamente l'uomo se ne approfitta biecamente, quasi schiavizzando la nuova coppia di vicini, obbligandoli a fare le peggio cose dopo aver azionato un telecomando che lancia la sequenza, dopo averli istruiti preventivamente, ovviamente seducendo lei, che - per sua fortuna, povera donna - non ricorderà niente, esibendosi in tristissimi amplessi con una compagna vicina alla catatonia. Quanta soddisfazione, eh?
Quotidianamente parla con il fantasma della moglie, morta con il figlio in un incidente stradale dopo che lui aveva sabotato i freni dell'auto.
Insomma, idea interessante, ma inutilmente dilatata: in buona sostanza due coglioni per quasi tutta la durata del film, che si riscatta con un buon finale. Ma 5 minuti sono troppo pochi per salvarlo. IMHO.

10 commenti:

  1. M'hai massacrato Mastandrea che a me piacerebbe un sacco (e non perché sia romano), ma chissà perché mi fido più di te che della cassarmonica mediatica che batte invece a favorissimo... ;)

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    1. Lampur, io ADORO Mastandrea da sempre. E anche qua si comporta egregiamente, come pure Battiston, sia charo. E' proprio il film nel complesso ad essere deboluccio, sembra una collezione di schetch messa in fila per strappare la risata.

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    2. Concordo e confermo, io non ne posso più di clichè tipo la tardona assatanata, non è un personaggio, è una macchietta, stupida, per giunta. Questi che non hanno una lira, son pieni di debiti vanno in giro tutto il giorno spendendo e spandendo, la macchietta del mezzo mafioso recuperatore di oggetti non pagati semplicemente non solo non fa ridere, è una persona che non esiste, insomma, la fiera della banalità con finale con orso semplicemente imbarazzante.

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  2. siccome il mio rosicometro sta lampeggiando paurosamente sto ponderando l'idea di non passare da queste parti fino alla fine del TFF...

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    1. @Frank no, dai, ogni tanto fai un giro, su! :)

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    2. ma tanto andrà a finire che verrò a leggere e mi corroderò d'invidia :(

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  3. Ma no, Frank, resta che alla Poison fa piacere, almeno legge qualcosa durante le code! :-)))
    Io vorrei dire, su Big Bad Wolves, che se uno deve vedere un film sull'argomento, si guardi Prisoners che è meglio! Non capisco cosa ci abbia visto Tarantino. Inoltre, anche se non ho visto Ugly, direi che questo è (per ora) il festival dei poliziotti minchioni/corrotti/stupidi o tutte e tre le cose assieme, delle vendette, e delle bambine rapite.

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    1. Anch'io ho pensato subito a Prisoners - senza averlo visto peraltro - quando leggevo la trama di Wolves whatever...quanto vorrei esser lì....lo dico per voi, eh ;-)))))

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    2. @Fascino: BBW comunque non è un brutto film! Certo la trama non è originale, ma le battute e la caratterizzazione di alcuni personaggi lo rendono interessante.
      E, per il resto, certo sarebbe stato tutto un altro tff con te, ma l'abbiamo scampata!!!v ;-D

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  4. sbav sbav sbav...non riesco a scrivere altro.....

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