26 mar 2014

Non buttiamoci giù

Ma quello che si è appena buttato giù era il buon Cinema, vero? 
Eh.
Si fa presto a dire non buttiamoci giù, dopo che le ultime pellicole viste al cinema – ad eccezione di Ida – ti fanno rimpiangere di aver speso soldi per il biglietto, anche nei casi in cui sei entrata gratis e i soldi non li hai spesi.
E così, sabato sera, in una giornata di primavera che sembrava non essersene accorta, io e la bionda siamo andate al cinema. A vedere l’ennesima trasposizione cinematografica di un romanzo di Nick Hornby. Non è la prima volta che succede, basti pensare a Febbre a 90°, Alta fedeltà e About a boy. Tralasciando il fatto che, come al solito, era meglio il libro, non mi erano affatto dispiaciuti. La scena di About a Boy in cui il ragazzino tira il miccone di pane preparato dalla mamma nel laghetto e uccide sul colpo la paperella mi fa ridere come un’imbecille al solo pensiero, per dire. Con tutto il rispetto per le paperelle, che io amo incondizionatamente, sia chiaro.
Non buttiamoci giù invece non l’ho letto. Però ho visto il film. Quindi non posso dire, con la tronfia sicumera che mi contraddistingue, che era meglio il libro. Ma, proprio perché ho visto il film credo di poter comunque affermare che sicuramente il libro è meglio. Perché fare peggio non dico che sia impossibile, ma comunque parecchio difficile. 
Mi ha colpito rivedere fra i protagonisti Imogen Poots, che avevo visto nel pomeriggio durante la visione di Filth, e, siccome presto inutilmente attenzione ai collegamenti casuali, tornando a casa, alla radio, ho sentito 99 luftballons (1983) che compare nella colonna sonora di Filth. Ma siccome di Filth ho già parlato, adesso provo a parlarvi di Non buttiamoci giù.
Eh. Si fa presto a dire non buttiamoci giù, dopo che le ultime pellicole viste al cinema – ad eccezione di Ida – ti fanno rimpiangere di aver speso soldi per il biglietto, anche nei casi in cui sei entrata gratis e i soldi non li hai spesi.
Ah no, scusate. 
Non buttiamoci giù, quindi.
Che inizia, la notte di capodanno (pare ci siano giornate più indicate di altre per decidere di suicidarsi, e il 31 dicembre (ripeto: pare) sia una di queste) sul tetto di un grattacielo di Londra, dove hanno deciso di porre termine alle loro esistenze quattro persone, diversissime tra loro, come diversi sono i motivi che li hanno portati lassù: Martin (Pierce Brosnan), ex anchorman televisivo caduto in disgrazia dopo uno scandalo sessuale, Maureen (Toni Colette) madre single con un figlio gravemente disabile, che vive con un perenne senso di impotenza, Jess, giovane ragazza figlia di un famoso politico, che soffre per amore, ma forse, ancor di più, per la misteriosa scomparsa della sorella maggiore, avvenuta un paio di anni prima, e J.J. (Aaron Paul), musicista deluso da una vita in cui sembra non succedergli niente di buono. Adesso, mi perdonerete, ma nessuno di loro sembra ad un livello tale di disperazione per cui basta un nulla per decidere di farla finita, ma potrei sempre sbagliarmi.
Per qualche inspiegabile motivo i quattro decidono di desistere dall'intento e posticipare i termini arrivando a stipulare un accordo per cui ognuno di loro promette di restare in vita per le prossime 6 settimane, ovvero fino al giorno di San Valentino, che pare sia un'altra data "buona" per i suicidi. 
Siccome stiamo parlando di una commedia (per quanto poco riuscita) ci può stare che tratti l'argomento suicidio in maniera (pure troppo) leggera e lieve, anche se un maggior approfondimento riguardo ai protagonisti non avrebbe guastato, e, soprattutto, non ci avrebbe fatto schifo. 
E invece.
E quindi per sei settimane seguiamo le vicende di queste quattro persone che non hanno nulla in comune e che diventano, quasi loro malgrado una sorta di gruppo di auto-aiuto reciproco, fra situazioni che si trascinano fra l'imbarazzante, l'improbabile, il ridicolo ed il poco credibile, che vedere i quattro che ridono come deficienti in acqua durante la settimana di vacanza a Tenerife fa scattare di default il momento WTF, facendo di questo titolo il peggior adattamento cinematografico tratto da Hornby, senza se e senza ma. 





43 commenti:

  1. Anche il libro secondo me non è un granchè... non ho ancora visto il film ma, onestamente, non mi ispira per niente. Anche se Imogen Poots è proprio carina :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Poots è molto carina, vero. Aaron Paul anche, Toni Colette è sempre brava... ma... non basta.

      Elimina
  2. ok, recepito il messaggio. Depennato!

    RispondiElimina
  3. più del film con il figlio di Castellitto che fa i porno? (comunque te l'avevo detto che a Berlino l'avevano massacrato!)

    p.s.: NENAAAAAA!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mah, due cose diverse... Questo non è propriamente un brutto film, ma insomma...
      (lo so che me l'avevi detto, e io non mi aspettavo certo un capolavoro... Ma cosa avrei potuto vedere in alternativa, questa settimana?)

      Elimina
    2. Io te l'avevo detto che era bruttarello assai! (Ah, ke sottisfazionen!).
      Il libro è meglio, io l'ho letto, nel film i personaggi diventano figurine stereotipate, paradossalmente l'attrice migliore, Toni Collette, ha la figura più stereotipata di tutte, e via andare. Non riuscito, no no no.

      Elimina
    3. ma lo sapevo, non che mi aspettassi chissà quale capolavoro...

      Elimina
    4. cosa stai delirando dalle mie parti?

      Elimina
    5. ah, niente, ero un po' confusa... :)

      Elimina
    6. tu ssei cattiva con me, oh

      Elimina
    7. mica vero... tu non mi hai mai visto cattiva... :)

      Elimina
    8. Mi piacerebbe vederti cattiva una volta...da lontano :-D

      Elimina
    9. Comunque concordo con te Poison, ho letto la recensione di Danty e non si capiva niente, pareva uno di quelli che se la fanno e se la raccontano, uno snob insomma :-D...però m'ha fatto venir voglia di vedere Vanishing Point...

      Elimina
  4. uff, non voglio crederci che sia così terribile!

    e comunque mi sa che ti sei persa il pessimo è nata una star citato anche qui sopra da dantès, filmetto italiano tratto da un racconto di hornby...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mah, ho letto di gente a cui è pure piaciuto, quindi, come sempre, non fidarti del mio giudizio... :)

      e comunque no, avevo visto anche il pessimo "è nata una star"... sai che non mi faccio mai mancare niente, no? :)

      Elimina
  5. a me il libro è piaciuto moltissimo, per questo non ci penso nemmeno ad andare a vedere il film perchè, al di là del fatto che tu e altri confermiate che è una pena, credo che i personaggi siano di quelli che rischiano molto facilmente di trasformarsi in macchiette in una trasposizione cinematografica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non avendo letto il libro ti posso dire che in ogni caso sì, i personaggi sono abbastanza delle macchiette. Avrei gradito un maggior approfondimento, che, immagino, nel libro non manchi.

      Elimina
  6. Oh...mi ispirava per una seratina leggera leggera (periodo un pò pesante da ste parti...)ok..attenderò sky..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. guarda, per la serata leggera leggera - pure troppo - potrebbe anche andar bene, alla fine...

      Elimina
  7. Io ho letto parecchio tempo fa (quando uscì) il libro. Io ho amato moltissimo Hornby, mi ha aiutato anche a comprendere un po' di più i maschi, quindi lo ho amato molto. Secondo me anche il libro era una cagata mondiale, quindi non mi stupisce che il film sia brutto... Un consiglio: Ti sei già flagellata col film, il libro evitalo... :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io di Hornby ho letto altro, mentre quando uscì "non buttiamoci giù" non ero molto interessata. A questo punto direi che posso lasciar perdere...

      Elimina
  8. Avevo una mezza idea di andarlo a vedere ma a questo punto lo depenno e passo ad altro, cos'altro non so ma tanto ultimamente non sto avendo molta fortuna al cinema.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in effetti ultimamente non è che ci siano in giro molte pellicole interessanti...

      Elimina
  9. A me è piaciuto, come ti ho detto in tempi non sospetti. Ci ho ritrovato molti dei sentimenti che qualche anno fa mi aveva smosso il libro. Che mi era piaciuto, pur non essendo grande fan di Hornby. Però posso capire il tuo naso storto e le tue bestemmie. Sarà che quando mi affeziono a qualcosa poi perdo di obiettività!

    (Riguardo all'annosa questione: "è meglio il libro" direi che è sempre meglio il libro ma aggiungo anche che, secondo me (un secondo me grande come una casa) non si debbano mai confrontare le due opere perché sono due linguaggi diversi e perché ci sono dietro due persone diverse).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Possibile che il ricordo positivo del libro ti abbia fatto chiudere un'occhio sulle pecche del film, probabilmente...

      Elimina
  10. Non ho visto il film..(nova.. ) ma ho letto il libro...
    e ...io che amo tantissimo Hornby...son rimasta delusa dal libro che credo sia l'unico suo libro che non mi è piaciuto....quindi non so se il pagarona " era meglio il libro" possa calzare stavolta!

    p.s. La scena della paperella colpita dal pane... oddio cosa mi hai fatto tornae in mente! Quella scena è troppo divertente!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La scena della paperella è una delle mie scene cult di tutti i tempi! Semplicemente fantastica!!!

      Elimina
    2. pensavo alla stessa scena, però con una passera e un barese.

      uff... me ce manno da solo, tranqui.

      Elimina
    3. Ah no!
      Prima di andare me la spieghi! :)

      Elimina
    4. "La scena della paperella colpita dal pane"
      "Moo la scena della passera colpita da o pene..."

      è orribile.

      Elimina
    5. abbastanza, sì. ;)

      Elimina
  11. Anch'io ho letto (e adorato) il romanzo anni fa e anch'io (come qualche commentatore qui su) non ho ancora visto il film. Però ricordo che l'impressione, leggendo la prima parte del libro, fosse proprio quella di quattro macchiette melodrammatiche e piagnone che in realtà poco hanno a che fare con i "problemi veri della ggiente". Nel romanzo ovviamente situazioni e impressioni poi si evolvono, ma la butto lì... non è che tutta 'sta superficialità (nel film) è voluta? Chiedo, eh. Dovrei comunque vederlo per farmi un'idea (e forse anche rileggere il romanzo, dato che son passati anni).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ester,
      immagino che la superficialità sia in buona parte voluta, per mantenersi comunque sui toni della commedia e non trasformare il film in qualcosa di più pesante e drammatico.
      Il problema è che i personaggi del film, rispetto al libro, sembra che evolvano col freno a mano tirato...

      Elimina
  12. Miseria.
    Se credi che non si potesse fare peggio allora o è una trasposizione fedelissima o sono riusciti a tirare fuori un Golgotiano da un mucchio di m***a. Perché il libro non l'ho retto davvero, quindi col cavolo che vado a vedere il film! XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ah ah ah!
      avevo letto che il libro non ti aveva... entusiasmato... :)

      Elimina
  13. Anche perchè il libro, vado a memoria, non mi pare fosse tra i migliori a firma del grande Nick.

    RispondiElimina
  14. Osti, e dire che a me dal trailer ispirava...
    Di Hornby però non ho mai letto nulla - mea culpa. Che mi consiglieresti di suo per iniziare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il mio preferito di Hornby rimane Alta fedeltà...

      Elimina
  15. posso dire una cosa senza che mi urliate snob finché timpano non si separi? io di Hornby leggo con piacere gli articoli di pseudorecensioni musicali e letterarie che pubblica Internazionale, ma i suoi libri, a pelle e per il momento, mi ispirano poco...

    RispondiElimina
  16. Pur amando molto Hornby e acquistando d'istinto ogni cosa che lui ha scritto, onestamente Non buttiamoci giù rientra nell'elenco dei libri dimenticabili, dei libri che vai avanti a leggere solo perché ti spiace aver buttato via i soldi per comprarli (un po' come il biglietto del cinema), che trascini occhieggiando già al prossimo. Per questo temo che il film no possa che rispecchiare un libro bruttarello in partenza.

    RispondiElimina