1 apr 2014

Yves Saint Laurent

Ci chiedevamo, la Tiz ed io, se per questo film siano previsti spettatori paganti.
Lei lo ha visto alla solita anteprima, io l'ho visto giovedì (gratis) tramite una iniziativa promossa da una rivista femminile, ma immagino non fosse l'unica, su Groupon vendevano i biglietti ad 1€...
Ma soprattutto, avevamo davvero bisogno di un film del genere?
Anche no, per dire. 
Sinceramente, per quanto io possa essere appassionata di moda, non credo sarei stata disposta a pagare il biglietto per un film sulla vita di uno stilista la cui unica cosa mi sia mai potuta permettere era un suo profumo (Opium), che usavo all'inizio degli anni '80, prima che venisse sostituito con Obsession, che - siccome lo snob è Dantès e non io - ho smesso di usare quando hanno iniziato a venderlo anche in Italia... Ma, siccome credo che del profumo che uso freghi davvero poco a nessuno di voi (in ogni caso, se proprio vi venisse voglia di regalarmi un profumo, magari per il mio prossimo compleanno, sappiate che potete scegliere fra "Ambre", "Patchouli antique" e "Messe de Minuit"), passo a (s)parlarvi del film. O del biopic, comme vous préférez.

Che inizia con un giovanissimo Yves Saint Laurent che lavora per Dior, e che, alla morte di Monsieur Christian, avvenuta nel 1957, diverrà - appena ventunenne - direttore artistico della celebre Maison, dove, durante la sua prima sfilata, conoscerà Pierre Bergé, che diventerà il suo socio in affari e compagno di vita.
Quando YSL deciderà di lasciare Dior per aprire una sua casa di moda, Bergé lo aiuterà a trovare i fondi necessari, e Victoire (Charlotte Le Bon, bellissima), amica dello stilista da quando entrambi lavoravano per Dior, nonché una delle sue modelle preferite, li seguirà in questa avventura. La profonda amicizia che lega Victoire ed Ives scatena la gelosia di Pierre, che, sentendosi escluso, non esiterà a sedurre la donna, provocando in questo modo la collera di Yves, che troncherà i rapporti con Victoire.
Assistiamo quindi all'ascesa dello stilista e alla trasformazione dell'uomo, da giovane timido e impacciato a adulto ossessionato dalle sue nevrosi, che il successo e la fama contribuiscono ad aumentare e alimentare.
Molti momenti vengono ripercorsi attraverso la voce narrante di Guillaume Galliene, che nel film interpreta Bergé, e il film - pare l'unico ufficialmente approvato dallo stesso Bergé, che infatti era presente all'anteprima torinese - offre una visione sia sul lavoro dello stilista, considerato per molti versi rivoluzionario (suo è il primo smoking in versione femminile, che all'epoca della presentazione provocò reazioni contrastanti) sia sulla vita privata, dall'amicizia con Karl Lagerfield all'incontro con Loulou de la Falaise, fra eccessi di ogni tipo, tradimenti, riappacificazioni, scenate da checche isteriche (scusate il non politicamente corretto, ma quando ci vuole ci vuole) senza fortunatamente fornire un immagine laccata e leccata dell'uomo, ma mostrandoci le virtù ma anche i vizi, i molti pregi e gli altrettanti difetti.
La colonna sonora - Sheltering, ci sei? - è di Ibrahim Maalouf.

38 commenti:

  1. ecco, mi chiedevo giusto se valesse la pena portarci il mio figlio dueenne in atteggiamenti da checca isterica, solo per non sentirmi rinfacciare un giorno di aver ostacolato la sua natura...

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    1. oddio, non mi intendo di dueenni, ma credo che quando verrà il tempo di rinfacciarti qualcosa questo film l'avrà abbondantemente rimosso... :)

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  2. ho paura a dirti che profumo uso...

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    1. Addirittura? quello che so è che non usi Fahrenheit di Dior, che mi fa venire la nausea! ;)

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    2. Dior? tsk, banale :D

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    3. Odio i profumi e avendo un grande naso è un bel problema...non so, non riesco ad immaginarmi Danty che esce di casa tutto bello pettinato e profumato :-D

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    4. pettinato è una parola grossa... :)

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    5. beh, adesso, pettinato è anche una parola grossa. profumato sì, che l'omo che adda puzza' non lo reggo neanche se sono io. e comunque da quando la ms si è intrippata con i profumi da ricchi, io l'ho seguita a ruota

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    6. Beh, io non uso profumi e non puzzo, anzi, sono gradevole all'olfatto..tsk tsk :-D

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    7. Si, questo te lo concedo. :-)

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    8. Oooh, brava!! :-D

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  3. Io questo film lo vorrei vedere. Anche se preferisco il profumo Classic di Jean Paul Gaultier. Che ho tradito per Guilty by Gucci. Che tradisco tutt'ora in primavera con Boss Orange di Hugo Boss. :-p

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    1. Ma un'occhiata gliela si può dare senz'altro. Bella la colonna sonora e interessanti le parti relative alle sfilate...

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  4. A me me devono paga' invece. Temo rimarrà disatteso.

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    1. A me è bastato non aver dovuto pagare io... :)

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  5. Film noioso, soprattutto nella seconda parte, quando latitavano sfilate, modelle e abbigliamento. Troppo leccato anche nella parte delle nevrosi, degli abusi etc etc, un film "ice water for blood with neither heart or spine".
    Moscio. :-(

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    1. Avevi forse dubbi al riguardo? :-)

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    2. Uh, ma non è brutto sapere tutto in anticipo e non essere stupiti da niente? Io gratis YSL lo guardo con interesse, se poi è scarso pace. pazienza! :-))

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    3. Sarà gratis, ma hai buttato via due-tre ore che avresti potuto usare per pulire casa o leggere 100-200 pagine di un libro qualsiasi dei tuoi :-)

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    4. Ma così ho visto amici, cenato fuori agggratis, incontrato gente che non vedevo da un po'... a me piace uscire, sei tu l'orso! :-)))

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    5. In effetti, un po' orso lo sono :-)

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  6. Ohhhh tesoro mio , la stessa idea?
    Ma non mi discosto molto da ciò che dici sai cara amica mia..
    La tua è un po' più severa della mia e fatta come una brava critica cinematografica deve trattare il tutto..
    La mia si adagia più sulla musica che conduce per mano la trama del film..
    Ti abbraccio forte!

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    1. Brava critica cinematografica? Nella, cara, tu sei davvero troppo gentile!!!
      Comunque sì, alla fine è un biopic che non riesce a convincere fino in fondo
      Sono "severa" perché fondamentalmente sono una vecchia zitella acida mai contenta! :)

      Abbraccio ricambiato!

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    2. Ma quale vecchia zitella acida? Stai scherzando amica mia..
      Spesso avere quel briciolo di insoddisfazione , ci aiuta a cercare più in noi stessi e a migliorarci..
      La sorpresa più grande è che io non ero ancora iscritta al tuo blog!
      Ti assicuro e ne ero convintissima ero certa di esserlo da anni...I miei neuroni poverini loro!
      Grazie per esserti uniti al mio blog , sono felice e onorata..
      Corro subito a salvarlo, ma prima ti stringo forte e ti ringrazio ancora!+++

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    3. Nella, grazie a te!

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  7. Ciao cara, come va? Ultimamente film belli proprio pochi, eh? :)
    Niente, è venuto fuori che i premi blog non sono poi così male. E io che, senza nessun merito, ne ho ricevuto uno, ho ben pensato di girarlo a te. Se hai voglia di partecipare, guarda qui come si fa: http://ufficiodicoccolamento.wordpress.com/2014/04/01/liebster-award-che/
    Buona giornata!

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    1. ehi, ciao! :)
      in effetti film memorabili ultimamente davvero pochini...
      ma noi teniamo duro, che tempi (e film) migliori arriveranno, prima o poi, no? :)

      Grazie per il premio, passo a trovarti! :)

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  8. il film non l'ho visto, però la devi smettere di maltrattare il cinema francese, ok? ;)

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    1. ah ah ah ah ah!
      mi stai dicendo che è colpa mia?
      e poi scusa, quali film francesi avrei maltrattato ultimamente? Supercondriaco? e mica sarà un film, quello! :)

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  9. Eccomi.
    Buongiorno Poison,
    ero al corrente della pena del film e della (piacevole) colonna sonora di Maalouf. Conoscendo la tua ritrosia per il genere di musica hai apprezzato?

    Sabato abbiamo avuto ospite nel 'profondo nord' Davide Ferrario al quale ho potuto chiedere cosa ne pensa dei film (penosi) definiti culturalmente degni del contributo del Ministero. Mi ha risposto che, ovviamente, non condivide la scelta di definire 'culturalmente validi' della monnezza ma anche quelli creano pur sempre del lavoro. Quindi alla tua domanda 'avevamo davvero bisogno di un film del genere?' la risposta è sì, perché tante piccole maestranze ci hanno lavorato.
    In ultimo ... nel film di Ferrario Torino è bellissima.
    Sheltering

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    1. Nel complesso la colonna sonora mi è piaciuta parecchio, sì.
      Ma... Torino E' bellissima, quindi Ferrario partiva avvantaggiato! :)
      Il film non l'ho ancora visto, lo recupererò giovedì.
      Ciao cara!

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  10. Nun c'entra una mazza (come spesso capita ultimamente)...finalmente ho visto "Lei", finalmente ho letto la tua recensione...ecco, diciamo che ci troviamo in parte d'accordo....

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    1. adesso sono curiosissima di leggerti! :)

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  11. Quindi non vale il prezzo dei biglietti?
    E io che avevo così voglia di vederli un film ben fatto sulla moda e gli stilisti radical chic gay che vengono traditi dai compagni finti etero.
    Speravo fosse bello o per lo meno non noioso.

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    1. Non so se "noioso" sia il termine più adatto, a me pensando a questo film viene da associare "pedante". Però ho apprezzato le parti relative alle sfilate e alle collezioni.

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  12. Io sono più curiosa di vedere l'altro film su Yves Saint Laurent, diretto da Bertrand Bonello, a cui Bergé pare abbia fatto un po' la guerra. Già questo fatto me lo fa sembrare più interessante...

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    1. e, diciamocelo, anche Gaspard Ulliel sembra molto più interessante di Pierre Niney... :)

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