13 gen 2015

Whiplash

Visto che J.K. Simmons ha (meritatamente) appena vinto il Golden Globe nella categoria "Best Supporting Actor", a distanza di quasi due mesi dalla sua visione, credo sia giunto il momento per parlare di Whiplash, visto all'ultimo Torino Film Festival solo grazie all'incessante passaparola e ai giudizi positivi ascoltati fra una coda e l'altra. 
Già, perché inizialmente, leggendo la sinossi riportata sul programma, che diceva "Andrew, giovane, talentuoso e ambizioso batterista jazz..." alla parola "jazz" mi sono fermata, che - come ho ripetuto più volte - a me il jazz dopo cinque minuti di ascolto scatena inspiegabili istinti omicidi.
Ma siccome da queste parti è sempre la curiosità a vincere, alla fine sono riuscita a incastrarlo fra le varie visioni della settimana festivaliera e mi sono goduta questo film, diretto da Damien Chazelle, di cui, sempre al TFF, cinque anni fa avevo visto "Guy and Madeline on a Park Bench", che parlava sempre di jazz e che all'epoca mi aveva annoiato in discreta misura. Per la cronaca, anche il prossimo film di Chazelle, La La Land, parlerà di jazz, ma questa volta con un pianista, che viene dopo il trombettista e il batterista. Quindi al momento manca il film sul sassofonista, ma mai disperare. 


Siamo a New York e il giovane Andrew, che frequenta una delle più prestigiose scuole di musica della città, è intenzionato a diventare un batterista di fama mondiale. 
Mentre si esercita ripetutamente, a casa e a scuola, viene notato dal celebre direttore d'orchestra nonché terribile professor Terence Fletcher, interpretato dal fantastico J.K. Simmons, uomo per cui l'espressione "sudare sangue" non è un semplice modo di dire, e che, convocato Andrew nella sua classe composta esclusivamente da futuri talenti, lo spronerà a fare sempre meglio e ad andare oltre i suoi limiti, perchè in fondo, come recita un poster appeso nella camera del ragazzo, "se non hai talento finirai per suonare in una rockband".
Andrew è determinato, e per raggiungere il suo scopo è disposto a sacrificare anche la sua vita privata, infatti non esiterà a lasciare la fidanzata, affinché, in futuro, non gli sia di ostacolo. 
Ma l'essere stato ammesso nella classe di Fletcher non significa necessariamente la permanenza assicurata nella stessa, perché l'uomo, che vive in un mondo in cui la presenza del "politicamente corretto" non è minimamente contemplata - e le sue innumerevoli sfuriate durante le lezioni ne sono una prova - pretende il massimo da ognuno dei suoi studenti, e per ottenerlo li sottopone ad un gioco al massacro, sia fisico sia psicologico dove non sono ammessi cedimenti, né debolezze. 
Ha inizio così una vera e propria lotta fra l'allievo e l'insegnante, dove alla tenacia e all'ambizione di Andrew si contrappongono la crudeltà e il disincantato cinismo dello spietato Fletcher. 
Un film che finisce inevitabilmente per appassionare e coinvolgere anche chi, come la sottoscritta, non ama particolarmente il jazz, il che è tutto dire, e a cui si perdona anche il finale forse un po' piacione, ma che non guasta assolutamente.
Lo dico? Ovvio che lo dico: da vedere in lingua originale, per non perdersi nemmeno uno dei fantastici insulti di Fletcher.
L'ho detto.
Al momento non mi risulta ci sia una data di uscita italiana.
Non so perché, ma non mi stupisco. 


34 commenti:

  1. Ti ringrazio tantissimo per aver recensito questo film di cui davvero, fino a ieri sera non ne sapevo assolutamente nulla! Così come non conosco minimamente questo J.K. Simmons che ha vinto il Globe per il miglior attore non protagonista: è stata una vera sorpresa, e adesso se non altro sono un po' più preparato. Quanto al film, spero di recuperarlo in qualche modo...

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    1. Kris, ti auguro di riuscirci perché merita. Voci di corridoio festivaliere davano per certa la sua distribuzione. Speriamo sia vero!
      (E grazie a te!)

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  2. a tenermi lontano da Whiplash era bastato il ricordo del tremendo Guy and Madeline on a Park Bench. il guaio è che, al suo posto, temo di aver visto una stronzata

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  3. J.K: Simmons deve la sua fama a numerose parti in svariati telefilms, (uno per tutti The Closer) ma per me è e rimarrà sempre Vernon Schillinger di Oz, uno stronzissimo (a fargli un complimento) rappresentante della fratellanza ariana. Un grande, e il film è molto bello, anche se alla fine un po' la batteria jazz l'ho patita... :-)

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    1. Quando l'ho visto su Oz mi son detto: guarda, è quello di Ladykillers ;-)...questo me lo segno comunque...

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    2. E mentre guardavi Ladykillers hai detto "guarda, è quello di Law & Order"...ecc.ecc... :)
      Povero JK!
      Comunque segna, poi mi dirai...

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  4. Ho visto che in rete circola...quindi dici che devo???

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  5. Lo recupererò, ho intenzione di farlo con tutti i film che hanno portato a casa il Golden, per un motivo o per l'altra. Sono stufa di arrivare alla Notte degli Oscar impreparata, tanto più che tu dici che questo merita, quindi... :P

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    1. Io - che partivo preoccupatissima dato il mio odio nei confronti del jazz e il patimento del primo film del regista - l'ho apprezzato davvero parecchio...

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  6. Tra le prossime visioni...
    Spero non mi deluda.
    Sul jazz la penso come te, quindi il tuo parere è incoraggiante. ;)

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    1. Mi sbilancio, ma non dovrebbe deluderti, soprattutto Terence Fletcher!
      Poi mi dirai.

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  7. https://www.youtube.com/watch?v=KemoHBBTdPc Whiplash.... ihihihi

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    1. ah ah ah!
      che la frase "se non hai talento finirai per suonare in una rockband" abbia a che fare con loro? :)

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    2. Per suonare nei Metallica di talento ce ne vuole a pacchi... Anche se Lars Ulrich non è propriamente il miglior batterista del mondo... Ma diciamo che mi accontenterei... Quella frase suona un po' come: il jazz è il meglio, il rock fa cagare... E non è che sia molto d'accordo... Odio questo "elitarismo" molto Hipster.

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    3. Sì, fa tanto marchese del grillo con "io sono io e voi non siete un cazzo", e ovviamente non sono d'accordo nemmeno io, ma nel contesto del film mi ha fatto ridere lo stesso... :)

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  8. Questo appena lo becco me lo vedo al volo! ;)

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    1. si riesce già a beccare... non in sala, ma si becca! :)

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    2. L'ho beccato e...applausi! :D

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    3. Detto fatto, in pratica!
      Contenta ti sia piaciuto!!! :P

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  9. Visto oggi (su tuo consiglio) e da batterista, l'ho apprezzato parecchio.

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  10. Mi manca ma a questo punto sono costretta a vederlo xD

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    1. Giulietta, recuperalo assolutamente, ne vale davvero la pena!

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  11. A me è piaciuto un sacco la prima parte, la seconda un pochino deludente. Mi aspettavo qualcosa di meglio dal punto di vista del pathos invece finale gigione e insomma... Sta di fatto che comunque è un ottimo film di cui nessuno, penso, si aspettava niente quindi il titolo di sorpresa ci sta. J.K Simmons regge il film, lo esalta e lo porta tutto lui sulle spalle. Immensissimo. Il ruolo di attore non protagonista se non va a lui bisogna bruciare tutte le statuette degli Oscar!

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    1. J.K.Simmons è strepitoso. Il finale è effettivamente piacione, ma tutto sommato glielo si può perdonare...

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  12. Vale leggere e commentare oltre tre anni dopo?
    Meglio ritardatari che ritardati. ��
    Concordo in (quasi) tutto, nel film su tutto.
    Il quasi è che anch'io come te non amo troppo il jazz (eufemismo) ma anche grazie a Whiplash ho invece capito che un certo tipo non solo lo sopporto, ma lo apprezzo pure un bel po'.
    Ancora meglio mi andrà col film seguente di Chazelle, La La Land, che ho apprezzato ancor più di questo, colonna sonora compresa.
    Quando ho letto che il suo prossimo film sarà su Armstrong ho pensato: "un altro jazzista? Ma è 'na fissa!"
    Solo poi ho visto che trattasi non di Louis ma di Neil.��
    Dal jazz ai razz. ��������

    Ruggero Mauroberto

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    1. Ma si che vale, ci mancherebbe. Anche perché ultimamente non sto scrivendo molto! ;)

      Per me questo rimane il film migliore del regista, non avendo amato particolarmente la lallero...

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